Negli anni ’60 le reti televisive degli Stati Uniti presero l’abitudine di realizzare degli speciali animati da trasmettere durante il periodo di Natale. Protagonisti erano i personaggi più amati dell’immaginario legato all’infanzia: dai cortometraggi animati ai fumetti, dai racconti illustrati alle canzoni popolari. Con le famiglie riunite davanti alla televisione, il successo era quasi scontato. Generalmente finanziati da un grande sponsor, alcuni di questi speciali a cartoni furono talmente apprezzati, da continuare a essere replicati negli anni a seguire, a volte ininterrottamente fino ai giorni nostri. Non mancano quelli arrivati anche sui teleschermi italiani. Vediamo, di seguito, quali sono i cinque speciali tv natalizi da recuperare o da rivedere sotto le feste.
Mr. Magoo’s Christmas Carol (1962)
Il primo speciale di Natale animato a essere realizzato appositamente per la televisione fu, nel 1962, “Mr. Magoo’s Christmas Carol”. Si tratta di un adattamento in forma di musical del romanzo di Charles Dickens del 1843 “Canto di Natale”. Fu prodotto dallo studio di animazione UPA e andò in onda per la prima volta sulla NBC il 18 dicembre 1962. La durata era di circa un’ora, pubblicità inclusa. Nei panni del protagonista Ebenezer Scrooge uno dei personaggi targati UPA più amati: Mr. Magoo. Il vecchietto miope è chiamato a interpretare il ruolo principale in una produzione di Broadway basata sulla storia dickensiana. In Italia lo speciale è arrivato il 26 dicembre 1970 sul secondo canale Rai, nel programma contenitore “Mille e una sera”, con il titolo “La notte di Natale di Mr. Magoo”.
Rudolph the Red-Nosed Reindeer (1964)
Il 6 dicembre 1964 fu trasmesso, di nuovo sulla NBC, lo speciale per la tv “Rudolph the Red-Nosed Reindeer”, realizzato con la tecnica dello stop-motion (o tecnica passo uno) dallo studio specializzato Rankin/Bass. A sponsorizzarlo era la compagnia General Electric. Il film animato, nel formato di un’ora, era basato sull’omonima canzone di Gene Autry del 1949, scritta da Johnny Marks, il quale a sua volta si era ispirato a una poesia del 1939 del cognato Robert L. May. Racconta di una renna emarginata per il proprio naso rosso e luminoso, che fa amicizia con altri personaggi ai margini. Trasmesso ogni anno dal 1964, è lo speciale televisivo di Natale con la programmazione ininterrotta più lunga. In Italia divenne “La storia di Lumetto”, che arrivò in tv il 26 dicembre 1965.
A Charlie Brown Christmas (1965)
Lo speciale natalizio per eccellenza è “Il Natale di Charlie Brown”, in originale “A Charlie Brown Christmas”. Andò in onda per la prima volta sulla CBS il 9 dicembre 1965. Lo sponsor della produzione era la Coca-Cola, il cui logo durante la prima messa in onda appariva in alcuni fotogrammi, in seguito rimossi. Charlie Brown è più triste del solito, per essersi accorto della deriva consumistica in cui è precipitato il Natale, e tenta di tutto per trovare un significato più profondo alla festa. Nello special, lungo 25 minuti, troviamo quasi tutti i personaggi principali dei Peanuts di Charles Schulz, alla loro prima apparizione televisiva. Anche questo film negli USA viene puntualmente replicato ogni anno a dicembre. Il grande successo ottenuto fin da subito, a cui contribuì la colonna sonora jazz di Vince Guaraldi, arrivò perfino a cambiare le abitudini degli americani, che abbandonarono l’uso degli alberi di Natale di alluminio, per passare all’acquisto di abeti veri. In Italia fu trasmesso per la prima volta il giorno di Natale del 1969 e replicato più volte, con un nuovo doppiaggio, negli anni ’90 dal circuito Junior Tv.
How the Grinch stole Christmas (1966)
Altro cartone che ha fatto la storia è “How the Grinch stole Christmas”, dal libro del Dr. Seuss, diretto e co-prodotto dal grande Chuck Jones per la MGM. Fu il primo adattamento della storia del Grinch, che cerca di portare via il Natale agli abitanti di Chi-non-so. Trasmesso dalla CBS il 18 dicembre 1966, anch’esso è diventato una presenza fissa delle festività in televisione. Dopo l’inaspettato successo dell’anno prima con Charlie Brown, la CBS mise a disposizione per questo speciale oltre il quadruplo del budget, in parte coperto dallo sponsor, la Foundation for Full Service Bank. Al testo del libro furono aggiunte alcune sequenze musicali senza parole, per ottenere un prodotto di 30 minuti. Mentre le illustrazioni originali del libro erano in bianco e nero, per lo speciale si scelse di assegnare al Grinch il colore verde, conservato anche nei successivi adattamenti. La prima tv italiana, con il titolo “Come il Grinch rubò il Natale” è datata 24 dicembre 1981. Esiste anche una versione ridoppiata successiva, del 2001, che uscì in VHS con il titolo “Il Grinch e la favola di Natale”.
Frosty the snowman (1969)
A chiudere in grande il decennio, nel 1969 arrivò “Frosty the snowman”, che in Italia non abbiamo mai visto. Anche questo cartone si basa su una popolare canzone di Natale di Gene Autry, uscita nel 1950, e fu prodotto dallo studio Rankin/Bass, questa volta in animazione tradizionale. Nel progetto fu coinvolto lo studio giapponese Mushi. Fece il suo debutto, nel suo formato da mezz’ora, il 7 dicembre 1969 sulla CBS. Insieme a Rudolph e a Charlie Brown, vanta il primato di essere stato replicato ogni anno a Natale, ininterrottamente, dalla sua prima trasmissione a oggi. La storia racconta di un candido pupazzo di neve, costruito da un gruppo di bambini, diventato magicamente animato, che deve intraprendere un viaggio verso il Polo Nord per evitare di sciogliersi.
Cronologia completa degli speciali tv animati di Natale degli anni ’60
- Mr. Magoo’s Christmas Carol (1962)
- Rudolph the Red-Nosed Reindeer (1964)
- A Charlie Brown Christmas (1965)
- Davey and Goliath: Christmas Lost and Found (1965)
- How the Grinch Stole Christmas (1966)
- The Cricket on the Hearth (1967)
- The Little Drummer Boy (1968)
- Frosty the Snowman (1969)
Altri speciali televisivi di successo hanno continuato a essere prodotti nei decenni successivi, ma la magia che questi grandi classici degli anni ‘60 sono ancora capaci di ricreare rimane ineguagliabile. Rievocando un passato fatto di semplicità, riescono a toccare le corde dei sentimenti anche in chi quel periodo non l’ha vissuto. E poi, si sa, le tradizioni sono la colonna portante del Natale e più sono di vecchia data, più il loro fascino aumenta.
Fonti consultate: Wikipedia, Anni 60/70/80 e dintorni, Il Post, BadTaste, A Shroud of Thoughts, Daniel Canfield, IMDb.
Immagine: © Charles M. Schulz.
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