Bastoncini di zucchero, un’icona del Natale americano

Bambina che tiene in mano i bastoncini di zucchero

La storia di come hanno fatto la loro comparsa e si sono diffusi i candy canes, uno dei simboli più riconoscibili del Natale negli Stati Uniti

Tempo di lettura: 6 minuti

I candy canes sono dei bastoncini di zucchero a strisce bianche e rosse al gusto di menta piperita. Se in Italia non godono di molta popolarità, negli Stati Uniti sono uno degli elementi imprescindibili del Natale. Ogni anno milioni di questi dolcetti vengono acquistati per essere utilizzati come decorazioni per gli alberi di Natale o regalati durante le festività.

La tradizione dei candy canes è così radicata nella cultura natalizia americana che il 90% delle vendite avviene durante il periodo tra il Ringraziamento e Natale. In particolare, la settimana più importante è la seconda di dicembre, quella in cui la maggior parte delle famiglie addobba il proprio albero di Natale.



I bastoncini di zucchero hanno anche una loro giornata celebrativa, il National Candy Cane Day, che ricorre il 26 dicembre. Un’opportunità per continuare a festeggiare la stagione natalizia, condividendo il piacere di queste delizie con amici e familiari.

Ma cosa si cela dietro a questi dolciumi diventati iconici per gli americani? Scopriamo la loro storia e le leggende che li circondano.

Il coro della cattedrale di Colonia

Una leggenda popolare colloca l’origine dei bastoncini di zucchero in Germania nell’anno 1670. Secondo il racconto, la loro nascita sarebbe legata al coro della cattedrale di Colonia. Si narra che il maestro di musica della cattedrale avesse l’abitudine di regalare ai bambini del coro, per tenerli buoni durante la rappresentazione del presepe vivente, degli stecchetti di zucchero, probabilmente di colore bianco. Ad essi veniva data una forma che ricordasse proprio i bastoni dei pastori presenti nel presepe.

Se da un lato possiamo avere dei dubbi sulla correttezza di questa versione dei fatti, non esistendo fonti storiche definitive che confermino l’origine esatta dei bastoncini di zucchero, dall’altro è plausibile che nella Germania del XVII secolo fossero già di moda delle caramelle allungate a forma di stecco.

Gli elementi distintivi dei bastoncini di zucchero

Non abbiamo certezze neanche sul momento della comparsa della curvatura, ma è ipotizzabile che sia stata introdotta per rendere più facile appendere i bastoncini di zucchero sui primi alberi di Natale, accanto ad altri oggetti come frutti, noci, caramelle, biscotti e coni di carta.

Per quanto riguarda le caratteristiche strisce rosse, molte sono le interpretazioni che vengono date, perlopiù basate su supposizioni e non su fatti accertati: da quella secondo cui simboleggerebbero il sangue di Cristo, a quella che afferma che un tempo celavano un codice segreto utilizzato dai cristiani perseguitati in Germania e Inghilterra, fino a quella secondo cui le tre strisce potrebbero rappresentare la Trinità.

È più probabile, invece, che le strisce rosse siano state aggiunte soltanto per motivi estetici, per rendere i bastoncini di zucchero più attraenti visivamente, senza un significato simbolico particolare.

Il gusto di menta piperita

Un altro elemento distintivo dei bastoncini di zucchero americani è il gusto di menta piperita. Questa erba, rinomata per le sue proprietà aromatiche e terapeutiche, è stata utilizzata fin dall’antichità per alleviare i disturbi digestivi. Gli egizi la impiegavano come rimedio per i dolori di stomaco ed era conosciuta anche presso i romani per i suoi diversi usi medicinali.

coloni europei introdussero la menta piperita in America, dove continuò a essere apprezzata sia a scopo medico che culinario. Il suo caratteristico gusto rinfrescante serviva spesso per mascherare il sapore sgradevole di altre erbe medicinali, come ad esempio l’olio di ricino.

Con il passare del tempo, la menta piperita fu incorporata nelle caramelle, tra cui gli stessi bastoncini di zucchero. Il motivo potrebbe essere stato quello di migliorare il sapore e sfruttare le sue proprietà digestive.

L’arrivo dei bastoncini di zucchero in America

August Imgard, un immigrato di origini tedesco-svedesi che viveva a Wooster, in Ohio, è considerato da molti il precursore negli Stati Uniti dell’uso dei bastoncini di zucchero come decorazione natalizia. Fu lui, a quanto si racconta, che nel 1847 ebbe l’idea di abbellire un piccolo abete rosso con catenelle di carta, biscotti, noci dorate, ma anche con bastoncini di zucchero, all’epoca completamente bianchi.

Proprio in quel periodo la pratica di addobbare gli alberi di Natale stava guadagnando popolarità. La gente che accorreva per ammirare l’albero di Imgard iniziò a imitare quell’uso originale dei bastoncini di zucchero anche sul proprio albero e nel tempo questa usanza si trasformò in una diffusa tradizione natalizia.

Solo successivamente i bastoncini di zucchero di Natale assunsero le caratteristiche attuali, forse sotto l’influenza dei polkagris svedesi, bastoncini dolci contraddistinti anch’essi da strisce bianche e rosse a spirali e dal sapore di menta piperita, ma generalmente dritti e più morbidi di quelli americani. Originari della piccola città di Gränna, in Svezia, furono creati nel 1859 da una donna di nome Amalia Eriksson. Quelli con un gancio da un lato vengono chiamati polkakäpp.



I bastoncini di zucchero nella letteratura americana

Esistono diversi riferimenti letterari che attestano la diffusione dei bastoncini di zucchero negli Stati Uniti. Il racconto breve “Tom Luther’s stockings”, pubblicato sulla rivista mensile Ballou nel 1866, menziona “bastoncini di zucchero giganteschi” esposti nella vetrina di un negozio, mentre nel 1874, sulla rivista Nursery, il protagonista di “Benny’s Letter” inserisce in una lunga lista di regali destinata a Babbo Natale anche un bastoncino di zucchero.

Risale invece al 1882 il primo riferimento letterario in cui “alti bastoncini di zucchero contorti” vengono descritti appesi a un albero di Natale. È presente all’interno del racconto “Round the Christmas tree”, pubblicato sulla rivista illustrata per l’infanzia Babyland.

Successivamente, nel libro di Laura Ingalls Wilder intitolato “Little house in the big woods” del 1932, ambientato nel Wisconsin degli anni ’60 dell’Ottocento, la protagonista descrive l’emozione di ricevere in regalo un bastoncino di zucchero alla menta piperita a strisce rosse e bianche a Natale.

Il ruolo di Bob Mccormack e la produzione in serie

Inizialmente, la produzione di candy canes prevedeva un processo artigianale laborioso. Infatti venivano realizzati a mano uno alla volta, attraverso una serie di passaggi per tirare, torcere, tagliare e piegare ogni bastoncino di zucchero.

Negli anni ’20 del Novecento, Bob McCormack, fondatore dell’azienda di caramelle Famous Candy Company, in seguito diventata Bobs Candies, iniziò a produrre bastoncini di zucchero come dolci speciali di Natale per i suoi figli e amici e a distribuirli localmente ai negozianti di Albany, in Georgia.

Il passo cruciale verso la produzione in serie avvenne negli anni ’50, quando il cognato di Bob McCormack, Gregory Keller, un prete cattolico, inventò una macchina per automatizzare la produzione dei bastoncini di zucchero, che consentiva di rendere tutto il processo molto più efficiente.

Le innovazioni introdotte dalle generazioni successive della famiglia McCormack, in particolare nell’impacchettamento, hanno reso possibile il trasporto e la distribuzione su larga scala, facendo diventare i bastoncini di zucchero di Bob McCormack un dolce natalizio nazionale degli Stati Uniti.

Come vengono prodotti oggi i candy canes?

La produzione dei bastoncini di zucchero segue un processo generale che comprende diverse fasi.

Gli ingredienti principali, zucchero e sciroppo di mais, vengono mescolati, riscaldati in grandi bollitori e poi cotti sotto vuoto. Il caramello liquido ottenuto viene versato su un tavolo refrigerante, dove vengono aggiunti menta piperita e amido. Un’impastatrice mescola il tutto fino a ottenere un colore marrone dorato, che poi diventa bianco seta grazie all’aggiunta di un estrattore.

Nella fase successiva, al caramello viene data la forma di un grosso tronco, su cui vengono applicate delle grandi strisce di caramello caldo colorato di rosso. Riposizionato nel rullo, il cilindro viene ridotto dalle macchine dimensionatrici al diametro di un bastoncino di zucchero, trasformandolo in una corda. Successivamente, un torcitore conferisce alla corda il caratteristico motivo a spirale.

Tagliati i bastoncini di zucchero alla giusta lunghezza, vengono mantenuti caldi in modo che non si induriscano. Posti negli involucri, il calore fa restringere e aderire la plastica ai bastoncini. L’ultimo passaggio avviene nel macchinario che piega i bastoncini, conferendo la classica forma a uncino. I candy canes sono così pronti per la distribuzione e la vendita.

Come mangiare i bastoncini di zucchero?

Oggi, i bastoncini di zucchero sono disponibili in una varietà di colori (non solo bianco e rosso) e sapori (non solo alla menta piperita). L’unica caratteristica che rimane immutata è la loro forma, che condiziona anche il modo di mangiarli.

Il bastoncino di zucchero può essere consumato come una normale caramella o un lecca lecca, ma esiste un dibattito su quale sia il modo migliore per farlo. Secondo un sondaggio del 2022 commissionato dalla National Confectioners Association, che rappresenta le aziende dolciarie degli Stati Uniti, ci sono tre modi per mangiare un bastoncino di zucchero: il 57% delle persone mangia prima l’estremità dritta, il 27% parte dall’estremità curva, mentre il 16% preferisce dividerlo in pezzi più piccoli.

Il sondaggio non prende in considerazione un’altra abitudine molto diffusa, quella di immergere i bastoncini nelle bevande, ad esempio per aromatizzare la cioccolata calda o il caffè. Ma indipendentemente dal modo di consumarli, difficilmente la dipendenza da zucchero tipica degli americani impedirà loro di scartarne a centinaia durante l’intero periodo delle feste.

Fonti consultate: History, National GeographicNational Confectioners AssociationItalienaren.

Foto di pvproductions da Freepik.

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