Auguri Coca-Cola: lo spot che ha fatto epoca

spot natale coca cola

La pubblicità Coca-Cola in onda negli anni ’80 a Natale era famosa per il jingle “Vorrei cantare insieme a voi” cantato da un coro di ragazzi

Tempo di lettura: 4 minuti

Negli anni Ottanta c’era una canzone in grado di scaldare i cuori e infondere speranza ogni volta che passava in tv durante i giorni di festa. Per molto tempo, a partire dal 1983, fu tra le colonne sonore più ricorrenti del periodo natalizio. Stiamo parlando di “Vorrei cantare insieme a voi”, brano che accompagnava lo spot di Natale della Coca-Cola, ancora oggi ricordato con tenerezza e nostalgia da chiunque abbia vissuto quella decade. Protagonista era un gruppo di ragazzi di varie etnie, riuniti sul versante di una collina, che intonavano in coro i versi della canzone, lanciando un messaggio universale di pace e fratellanza. La pubblicità era stata ideata qualche anno prima negli Stati Uniti, per portare agli spettatori gli auguri della bevanda più famosa al mondo.

Da quando negli anni Trenta iniziò a utilizzare il personaggio di Babbo Natale nelle proprie campagne pubblicitarie, Coca-Cola ha abbinato indissolubilmente il suo marchio al concetto di Natale. Tale legame si è rafforzato nel 1977 con la diffusione dello spot natalizio conosciuto come “Candles”. Si trattava della rivisitazione di un precedente spot realizzato nel 1971, in piena epoca dei figli dei fiori, e intitolato “Hilltop”, che aveva riscontrato grande successo grazie al motivo “I’d like to buy the world a Coke”.



Inizialmente “I’d like to buy the world a Coke” nacque come jingle radiofonico. Il concetto alla base del testo della canzone era che una bottiglia di Coca-Cola non fosse semplicemente una bevanda dissetante, ma un oggetto capace di avvicinare le persone, di aiutarle a stare insieme per alcuni momenti piacevoli. Lo spot venne trasmesso per la prima volta il 12 febbraio 1971 su tutte le stazioni radio d’America. Subito fu registrato un grande apprezzamento da parte degli ascoltatori, tanto da spingere la Coca-Cola a realizzare uno spot televisivo.

L’idea di riunire centinaia di giovani da tutto il mondo per cantare insieme sul pendio di una collina fu di Harvey Gabor, direttore artistico dell’agenzia pubblicitaria McCann-Erickson. La proposta piacque all’azienda, che destinò circa 100 mila dollari alla realizzazione delle riprese sulle scogliere di Dover, in Inghilterra. Tuttavia, tre giorni di pioggia ininterrotta impedirono la registrazione dello spot e la produzione dovette spostarsi in Italia, su una collina vicino Roma. Anche qui, però, le condizioni meteo furono avverse. Il girato era inutilizzabile e il budget era stato speso per intero. La Coca-Cola non si arrese e furono messi a bilancio ulteriori 150 mila dollari.

Le riprese furono affidate alla compagnia italiana Roma Film e al regista Roberto Malenotti. Per le comparse si cercarono cinquecento ragazzi nelle ambasciate e nelle scuole di Roma. Questa volta il tempo fu clemente e finalmente si riuscì a ricavare le immagini necessarie. In un secondo momento furono filmati i primi piani dei giovani protagonisti, separati dalle riprese collettive del coro, dentro un circuito automobilistico romano. Lo spot di “I’d like to buy the world a Coke” fu completato e poté uscire negli Stati Uniti l’8 luglio 1971. Il successo fu immediato e la canzone, incisa su disco dal gruppo inglese dei New Seekers senza citazioni del prodotto, divenne una hit con il titolo “I’d like to teach the world to sing (in perfect harmony)”.



Nel remake natalizio dello spot, diffuso sulle tv americane a Natale del 1977, vennero fatte alcune modifiche. La canzone utilizzata fu la stessa, ma venne resa più simile a un coro e fu aggiunto il suono delle campane. Le immagini furono girate al crepuscolo su una collina in Brasile, con i ragazzi non più in piedi, ma seduti. Ogni ragazzo tiene in mano una candela accesa, invece della famosa bottiglia di Coca-Cola, presente nello spot originario. Quando l’inquadratura si allarga, sulla collina appare nell’ombra la forma di un albero di Natale, creata dalle luci delle candele. Il prodotto non appare, perché più importante è il messaggio: il piacere di stare insieme, di festeggiare con amici e parenti. La Coca-Cola diventa, così, un simbolo di festa e di comunione.

In Italia lo spot arrivò in tv soltanto a Natale del 1983. Il testo italiano è un adattamento curato del paroliere Cristiano Minellono, che gli conferì un’impronta natalizia. Trenta secondi bastarono per avere un enorme impatto sull’immaginario collettivo, tanto che qualche anno dopo, nel 1986, venne addirittura pubblicato il disco. Per l’occasione, esattamente come accaduto con la versione discografica americana, le parole furono modificate rispetto alla versione che si ascoltava in televisione, eliminando i riferimenti commerciali. Nacque così “Come vorrei un mondo che cantasse insieme a me”, canzone accreditata al gruppo Coro Coro, con arrangiamento e produzione del musicista Oscar Prudente. Il brano uscì sia su 45 giri che su 33 giri, nell’antologia “E le stelle stanno a cantare”, entrambi distribuiti dalla CGD Messaggerie Musicali.



Senza dubbio “I’d like to buy the world a Coke” è entrata nel cuore della gente in tutto il mondo e anche in Italia è diventata uno dei jingle più famosi della storia della pubblicità. A distanza di oltre trent’anni, se capita l’occasione di rivedere il video sul web, non si può fare a meno di iniziare a cantare con allegria mista a commozione, cercando il primo accendino a portata di mano per creare la giusta atmosfera. E allora mettete play al video qui sotto e intonate le indimenticabili parole.

Vorrei cantare insieme a voi
In magica armonia
(magica armonia)
Auguri Coca-Cola e poi
Un coro in compagnia
(canta insieme a noi)
Auguri Coca-Cola e poi
Un coro in armonia
(un coro in armonia)
Cantate tutti insieme a noi.

Fonti consultate: Coca-Cola Italia, Il nido di Rodan, Associated Press News, Ad Age.

Immagine: © The Coca-Cola Company.

© Riproduzione riservata

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