In un passato non troppo lontano, durante i giorni di festa, le famiglie italiane erano solite divertirsi con giochi tradizionali da fare in gruppo, al termine dei pranzi e soprattutto delle cene di Natale. Erano momenti di gioia condivisa apprezzati soprattutto dai bambini, che in queste occasioni potevano eccezionalmente restare svegli fino a tarda ora assieme ai propri familiari. I giochi, in cui si scommettevano al massimo pochi spiccioli, erano caratterizzati da una componente di fortuna più che di abilità, permettendo anche ai più piccoli di partecipare e vincere, spesso con un “piccolo aiuto” da parte degli adulti.
La Tombola: il gioco di Natale per eccellenza
Tra i giochi classici del periodo natalizio, un ruolo di primo piano lo aveva la “Tombola”, un passatempo dalle radici antiche. Nacque infatti a Napoli nel XVIII secolo come alternativa domestica al gioco del lotto, che veniva sospeso durante le feste di fine anno per motivi religiosi. La sua popolarità si diffuse rapidamente in tutta Italia e oltre, dando origine a numerose varianti, come la “tombola parlata”, in cui a ogni numero viene assegnato uno specifico significato. Il nome “tombola” potrebbe derivare dalla forma cilindrica delle tessere di legno numerate, simile a quella di un tombolo, il tradizionale strumento di cucito.
Il Mercante in fiera: un classico della tradizione veneziana
Tipico delle feste natalizie era anche il “Mercante in fiera”, un gioco di carte basato su figure, in cui si utilizzano due mazzi identici da 40 carte ciascuno. Le origini vanno fatte risalire alla Venezia del Settecento. Viene citato per la prima volta da Gasparo Gozzi nel 1755 e successivamente da Wolfgang Amadeus Mozart in una lettera del 1772 inviata da Milano alla sua famiglia. Solo nella seconda metà dell’Ottocento iniziarono a diffondersi i mazzi di carte speciali in voga ancora oggi, con le figure più varie, bizzarre e divertenti. Alcune di esse, come il lattante o la gondola, sono ricorrenti nei mazzi di più editori, mentre altre sono specifiche di singoli mazzi.
Il Gioco dell’oca: divertimento assicurato per i bambini
Altro passatempo festivo assai popolare era il “Gioco dell’oca”, uno dei più semplici giochi “di percorso” destinati ai bambini. La versione moderna, con il suo percorso a spirale e le tipiche decorazioni, risale alla seconda metà del XVI secolo. Nel 1580 Francesco I de’ Medici ne fece dono a Filippo II di Spagna, il quale ne rimase affascinato. Le caselle del tabellone erano decorate con simboli che in parte sono rimasti nella tradizione: due dadi, un teschio, una coda, un ponte, un labirinto o un’oca. Il gioco si diffuse rapidamente in tutta Europa dopo la comparsa dei primi tabelloni stampati in Inghilterra all’inizio del XVII secolo.
Sette e mezzo: il fascino delle carte napoletane
Da sempre particolarmente praticato nel periodo natalizio è il “Sette e mezzo”, un gioco di carte la cui origine è strettamente legata alla cultura napoletana, nato probabilmente nel XVII secolo, in un contesto in cui questa tipologia di giochi era comune in ogni classe sociale. Si utilizza un mazzo da 40 carte tradizionali, il cui valore è nominale per le carte dall’1 al 7, mentre le figure (fante, cavallo e re) valgono mezzo punto. Il re di denari, detto “Matta”, può assumere qualsiasi valore. L’obiettivo del gioco è ottenere un punteggio maggiore di quello del banco, senza “sballare”, ossia senza superare il totale di 7 e 1/2. La sua semplicità e immediatezza rendono il gioco adatto a persone di tutte le età.
Riscoprire la magia dei giochi tradizionali
Con il passare degli anni, questi giochi tradizionali, che un tempo animavano le serate festive delle famiglie italiane, sono sempre più relegati al passato, sostituiti da nuove forme di intrattenimento digitale. Eppure il valore di questi giochi va oltre il semplice divertimento: rappresentano un patrimonio culturale di storie e tradizioni. Auspichiamo che le nuove generazioni possano riscoprirli e apprezzarli, affinché non scompaiano del tutto, ma continuino a vivere nelle nostre case, durante quei momenti speciali che il Natale porta con sé.
Che ne dite di rispolverare questi giochi durante le prossime festività, riportando un po’ di magia del passato nel vostro Natale?
Foto di Andrea Skerlavaj da Flickr.
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