In Basilicata la magia del Natale assume un fascino tutto particolare. I suoi borghi che sembrano presepi con l’atmosfera delle feste diventano ancora più suggestivi. Luci colorate illuminano piazze e vicoli, nell’aria frizzantina si respira il profumo delle caldarroste e quello dei dolci appena sfornati proveniente dalle case, nelle strade echeggia il suono di zampogne e ciaramelle che eseguono musiche della tradizione pastorale.
In paesi e città della Basilicata il Natale viene vissuto all’insegna della tradizione, tra pranzi e cene con la famiglia riunita e ritrovi in piazza per lo scambio degli auguri, rinnovando riti antichi che resistono allo scorrere del tempo. Ma le feste offrono anche eventi e attrattive per i turisti o per chi torna in Basilicata per trascorrere le vacanze di Natale: presepi viventi, luminarie, tombolate, mostre di presepi, case di Babbo Natale, concerti, serate di beneficienza, degustazioni di dolci, mercatini di Natale con le tipicità della gastronomia e dell’artigianato. Tra i tanti buoni motivi per vivere un Natale lucano, ve ne suggeriamo otto.
1) I presepi artigianali
In tutto il territorio della regione maestri presepisti creano splendide ricostruzioni della nascita di Gesù in chiese e luoghi pubblici, utilizzando materiali classici come terracotta, ceramica, cartapesta, pietra e sughero. Le mostre di arte presepiale più longeve sono quelle curate dalle sedi lucane dell’associazione italiana “Amici del Presepio”, presenti a Bernalda e Maratea.
Ad Anzi è custodito un presepe poliscenico stabile, tra i più grandi in Europa, realizzato in gesso da artisti locali negli anni Novanta, che riproduce, all’interno di paesaggi lucani, dieci scene che vanno dall’annunciazione di Maria fino all’infanzia di Gesù. Nella chiesa matrice di San Marco Evangelista a Rionero in Vulture viene allestito un presepe di 25 mq in stile orientale (o storico), fedele all’ambientazione e alla vita in Palestina ai tempi di Gesù.
Castronuovo di Sant’Andrea ospita dal 2014 il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, che si sviluppa lungo un percorso espositivo itinerante, tracciato da stelle luminose, tra i vicoli dell’antico Rione Manca. All’interno di grotte e cantine rimaste immutate nel tempo, che accolgono gli oggetti della civiltà contadina, è dislocata una collezione di oltre duecento opere presepiali italiane e straniere di varia fattura, raccolte dal noto editore milanese.
2) I presepi viventi
La Basilicata ha una lunga tradizione di rappresentazioni di presepi viventi. Piccoli borghi e centri storici ben si adattano a diventare lo scenario incantato in cui ambientare e rievocare la Natività. I più suggestivi vengono realizzati a Pisticci, San Costantino Albanese, Tursi, Castelluccio Inferiore, Sant’Angelo Le Fratte, Barile e Filiano. Ma quasi ogni paese lucano ha la propria rappresentazione in costume, fatta di scene e personaggi che richiamano usi e consuetudini del passato.
Dal 2010 a Matera viene organizzato lo spettacolare evento del Presepe Vivente nei Sassi, inserito in una cornice senza tempo che ricorda i luoghi in cui nacque e visse Gesù. Centinaia di figuranti affollano le stradine, i vicoli e le piazzette del sito Patrimonio dell’Unesco. Seguendo il percorso dell’evento lungo i rioni del Sasso Caveoso, con scene riprodotte e animate da associazioni e compagnie teatrali, ci si ritrova in una dimensione che rimanda alla vita dell’epoca romana: dagli antichi mestieri ai soldati ai venditori di merci varie.
3) I falò di Natale
Una tradizione secolare nei paesi di Nemoli e San Fele è quella del falò di Natale: un grande fuoco che assolve la funzione simbolica di riscaldare il Bambinello appena nato, proteggendolo dal freddo e dal gelo. In passato veniva acceso dalla popolazione per trovare tepore in attesa che iniziasse la messa di mezzanotte, utilizzando la legna raccolta sin dal mese di ottobre. Il fuoco rischiarava la notte e diventava un luogo di aggregazione, dove far risuonare le zampogne e gli organetti, ballare e condividere racconti, in una grande festa comunitaria.
Se a San Fele le fiamme, simbolo di festa, vengono mantenute vive dalla sera della Vigilia fino al giorno seguente, quando il fuoco si estingue, indicando con il suo lento spegnersi il termine della giornata festiva, a Nemoli la tradizione prevede che il grosso falò, formato da tronchi e legna accatastati alla vigilia di Natale, continui ad ardere fino al giorno dell’Epifania, alimentato ogni sera dagli abitanti del paese, che per tutto il periodo festivo rinnovano il rito di incontrarsi in piazza.
4) Le novene natalizie
Una delle antiche tradizioni che sopravvive nelle comunità lucane è quella della novena di Natale. Un rito legato alla cultura agro-pastorale, che ricorda i nove mesi passati da Gesù nel grembo di Maria con nove giorni di preghiera in avvicinamento al Natale. Famose sono le novene natalizie di Terranova del Pollino. A partire dal 16 dicembre, ogni giorno all’alba, gli zampognari percorrono il centro storico del paese per recarsi in chiesa, dove allieteranno con il suono della zampogna a chiave il rito religioso del rosario cantato e della Santa Messa mattutina.
A Matera è invece andata perduta l’antica usanza religiosa delle “nove lampe”. Nove lampade ad olio venivano accese sui gradini dell’altare della Cattedrale. Ogni sera, alla fine della funzione, ad una ad una le lampade venivano spente, fino a giungere alla sera del 24 dicembre, quando ne rimaneva accesa soltanto una. Al termine delle preghiere, anch’essa veniva spenta, lasciando i fedeli al buio per pochi secondi, sufficienti per creare il contrasto fra l’oscurità e la luce che riappariva con la nascita di Gesù.
5) I piatti delle feste
Se in Basilicata c’è un ambito strettamente legato al costume popolare del passato, questo è senza dubbio la cucina. A Natale si riscopre il piacere di preparare antiche ricette tramandate da generazioni, di apprezzare sapori e profumi di un tempo. La tavola imbandita è ancora oggi il luogo in cui la famiglia si ritrova, per festeggiare tutti insieme con pranzi e cene interminabili.
Tra gli antipasti della tradizione culinaria lucana ci sono le pettole, pezzi di pasta lievitata fritti, dalla crosta croccante e dal cuore morbido, da cospargere con sale o zucchero (una sagra ad essi dedicata si svolge a Montescaglioso la domenica che precede Natale). Al cenone della Vigilia è usanza servire spaghetti con sugo di acciughe, mentre per il pranzo di Natale si preferiscono gli strascinati (formato di pasta fatta in casa tipico lucano) al ragù di carne mista oppure le minestre, in particolare quelle di scarola, verza e cardi. Piatto immancabile è il baccalà, servito con i famosi peperoni cruschi, ma è molto diffuso anche il consumo di carne di maiale o di agnello.
6) I dolci natalizi
I dolci sono uno degli elementi irrinunciabili delle festività di Natale. In Basilicata sono preparati con tecniche antiche, che permettono la conservazione di tradizioni secolari. Tra le specialità natalizie più diffuse ci sono i calzoncelli, piccoli panzerotti dalla forma a mezzaluna, con ripieno di crema di castagne o ceci, che vengono fritti nell’olio d’oliva e poi serviti spolverizzati di zucchero a velo o cosparsi di miele. Le crustole o cartellate sono delle paste frolle a liste dentellate ripiegate a spirali, dall’aspetto simile a quello di una rosa.
Molto apprezzati sono anche i mostaccioli o pizzicannelli, biscotti romboidali ottenuti da un impasto composto da farina, zucchero, mandorle, cacao, cannella e ammoniaca. E ancora i taralli ricoperti di glassa di zucchero, i biscotti al vincotto, le strazzate materane, le crostate al sanguinaccio, i biscotti secchi alle mandorle, il calzone dolce con cipolla e acciughe (in uso a Forenza e Pietragalla). Altro dessert tradizionale è il piccilatiedd’, un pane dolce alle mandorle la cui ricetta richiede due giorni di preparazione.
7) I mercatini di Natale
A Matera, nella cornice di Piazza Vittorio Veneto, nel cuore della città, per tutto il periodo natalizio (dal 1° dicembre al 6 gennaio) ci sono i mercatini di Natale del Matera Christmas Village. Un villaggio di Natale con le caratteristiche casette in legno, dove è possibile trovare prodotti tipici e tradizionali, artigianato natalizio, oggettistica, decorazioni e idee regalo. Contribuiscono a creare un’atmosfera unica gli eventi che si susseguono ogni giorno, con artisti di strada, il teatro dei burattini, zampogne, canti natalizi e il concerto dei Babbi Natale. I bambini sono accolti nella baita di Babbo Natale, con la magica slitta, elfi, renne e l’ufficio postale per le letterine.
Il centro commerciale di Borgo Venusio, sempre a Matera, ospita il villaggio di Babbo Natale, allestito dal 2010 presso il Garden Center Dichio. Un grande mercatino di Natale al coperto con oltre 2000 mq espositivi, dove trovare articoli natalizi di ogni tipo: alberi e decorazioni, festoni e ghirlande, luci e presepi. È aperto tutti i giorni con orario continuato fino al 6 gennaio, con chiusura nei soli giorni del 25 dicembre e 1° gennaio.
Altri mercatini di Natale si segnalano a Potenza, in piazza Mario Pagano e nella villa di Santa Maria; a Venosa, in piazza Castello e rione Gravattone; a Palazzo San Gervasio nel centro storico; a Maratea, in piazza Sisinni e centro storico; a Castelsaraceno, in piazza Piano della Corte; a Senise, nel chiostro del convento di San Francesco; a Sarconi, in piazza Aldo Moro.
8) L’albero di Natale di Tito
Dal 2004, nel periodo dall’8 dicembre al 6 gennaio, il pendio della collina della Torre di Satriano, nel comune di Tito, viene rischiarato dalla figura di un enorme albero di Natale luminoso, visibile anche da distanza notevole nel territorio circostante, nelle ore dal tramonto alle 2 di notte. L’iniziativa è realizzata grazie al lavoro dei volontari dell’associazione Anspi Carità di Tito, che impiegano fino a trenta giorni per dare forma a uno dei simboli più maestosi del Natale lucano.
Nel corso degli anni la sagoma dell’albero è stata perfezionata, fino a raggiungere le attuali dimensioni, che lo rendono l’albero di Natale più grande della Basilicata, con diecimila luci a led distribuite lungo un profilo di 1.950 metri, retto da 385 pali. Alla cerimonia di accensione dell’albero, la sera del giorno dell’Immacolata, vengono invitati ogni anno personaggi del mondo dello spettacolo, cui spetta l’onore di premere il bottone che attiva l’illuminazione. La cerimonia è accompagnata da musica, fuochi d’artificio e degustazioni di dolci tipici natalizi.
N.B. Alcune delle iniziative descritte potrebbero subire variazioni o non essere programmate.
Fonti consultate: Pagine Lucane, Bacco per Bacco.
Foto: © APT Basilicata.
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