I mercatini di Natale sono ormai una tradizione per milioni di persone in tutta Europa, essendosi allargati dai paesi di lingua tedesca a ogni angolo del vecchio continente. Anche in molte città d’Italia, dall’Alto Adige in giù, da alcuni decenni sono diventati un appuntamento fisso del mese di dicembre, tanto da rappresentare una vera e propria attrazione turistica. Ogni mercatino ha le sue peculiarità, dalla storia alla cornice in cui è allestito, dai prodotti locali gastronomici e di artigianato che è possibile acquistare agli elementi che lo animano: concerti di musiche natalizie, esposizioni di presepi, piste di pattinaggio sul ghiaccio, ecc.
La nascita dei mercatini di Natale risale al Medioevo, quando gli acquisti all’ingrosso avvenivano durante le grandi fiere organizzate in precisi momenti dell’anno o in coincidenza con ricorrenze religiose. Proprio come nel periodo dell’Avvento, che diventava l’occasione per fare scorte di viveri in vista del lungo inverno. Spesso ancora oggi i mercatini di Natale terminano il 24 dicembre, mantenendo la connotazione di mercatini dell’Avvento. Ma in molte località il crescente successo commerciale ha portato a prolungarli oltre il Natale, fino al 1° gennaio o anche all’Epifania. A Vienna, ad esempio, si assiste alla differenziazione in mercatino dell’Avvento e mercatino di Capodanno.
I mercatini di Natale delle origini avevano il nome di mercatini di San Nicola, essendo organizzati intorno alla festa del santo (6 dicembre). Con la Riforma protestante (1517) e il conseguente abbandono del culto dei santi, i mercatini presero il nome di Christkindlmarkt, ovvero mercatino del Bambino Gesù.
Il mercato di Natale di Dresda è il primo di cui ci rimane attestazione in un documento del 1434, che cita uno «Striezelmarkt» (mercato degli Striezel, un dolce tipico) che ebbe luogo il lunedì prima di Natale. Più antichi sembrano essere quelli di Bautzen (prima edizione nel 1384), Francoforte (la prima volta nel 1393) e Monaco di Baviera (1310). Il mercato di dicembre di Vienna, una sorta di precursore del mercato di Natale, risale al 1294. Altri mercati storici sono quelli di Salisburgo (1491), Strasburgo (1570) e Norimberga (1628).
Ancora oggi i mercatini di Natale tedeschi mantengono il nome di Christkindlmarkt oppure di Weihnachtsmarkt, cioè Mercatino dell’Avvento. I più famosi si tengono nelle città di Augusta, Norimberga, Dresda e Colonia, ma importante è anche quello di Strasburgo in Francia. A Colonia si tengono ben sette mercati contemporaneamente, in differenti luoghi della città, di cui uno a bordo di un’imbarcazione sul Reno.
In Italia, il mercatino di Natale più famoso, quello di Bolzano, è piuttosto recente, essendo nato nel 1990, ma negli anni ha raggiunto importanti affluenze di visitatori. Insieme a Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno costituiscono il Percorso delle Cinque Stelle dei mercatini di Natale dell’Alto Adige. Vengono inaugurati tutti insieme nel venerdì che precede la prima domenica d’Avvento e rimangono aperti ogni giorno (tranne rare eccezioni) fino all’Epifania.
Nel resto d’Italia i mercatini di Natale sono andati a inserirsi nelle tradizioni storiche locali, come quella dei presepi di Napoli e di Bologna oppure delle fiere cittadine nelle piazze dei grandi centri. Ma sono sempre di più paesi e città lungo tutta la penisola che allestiscono il proprio mercatino di Natale, creando un’atmosfera di festa e magia per grandi e piccini.
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