Miracolo nella 34ª Strada, una questione di soldi e fede

Miracolo nella 34ª Strada

Il film del 1994, remake del classico datato 1947, fu un tale flop al botteghino che la 20th Century Fox si offrì di rimborsare il biglietto

Miracolo nella 34ª Strada” è uno dei film più attesi in tv durante il periodo natalizio, oltre che la fonte di ispirazione per il nome di questo sito. Nella pellicola del 1994 si assiste a un vero e proprio processo a Babbo Natale, giungendo alla conclusione che la sua esistenza debba essere ritenuta vera solo e semplicemente per fede, senza che vi siano delle evidenze a dimostrarla. Allo stesso modo, fu alla fede nelle potenzialità del film e alla speranza in un suo successo commerciale che i produttori si affidarono quando “Miracolo nella 34ª Strada” arrivò nelle sale, attraverso un’operazione di marketing mai tentata prima di allora.

Il film uscì nei cinema degli Stati Uniti il 18 novembre 1994, in contemporanea con titoli come “Star Trek: Generations”, “L’incantesimo del lago” e “Léon”. Nel primo weekend di programmazione ottenne un incasso di soli 2,8 milioni di dollari, decisamente pochi rispetto ai 23,1 milioni del settimo capitolo cinematografico della saga di Star Trek. Piazzandosi all’ottavo posto del botteghino, perse il confronto con un altro film di Natale presente nelle sale, “Santa Clause”, in terza posizione con 17,1 milioni. Gli spettatori erano troppo affezionati alla versione originale del 1947, premiata con tre Oscar e continuamente ritrasmessa negli anni in televisione, per nutrire fiducia in un suo remake.



Fu così che il presidente della 20th Century Fox, Bill Mechanic, decise di offrire agli spettatori una garanzia di rimborso. La settimana successiva era una delle più importanti dell’anno per gli incassi, perché includeva il weekend lungo del Ringraziamento. Fu annunciato che chiunque si fosse recato al cinema a vedere il film e non ne fosse rimasto soddisfatto, avrebbe potuto richiedere il rimborso del prezzo del biglietto. Allo spettatore deluso sarebbe bastato mettere la matrice in una busta affrancata e inviarla direttamente alla sede della 20th Century Fox a Beverly Hills, per ricevere un assegno del valore del biglietto. Un tentativo forse disperato di risollevare le sorti del film, stimolando il pubblico a mettere da parte i pregiudizi e a verificare con i propri occhi la bontà della pellicola.

biglietti restituiti allo studio non furono molti, all’incirca 1.500, ma questo non bastò a definirla un’operazione riuscita. Tutti i film in classifica aumentarono il loro incasso rispetto alla settimana precedente, incluso “Santa Clause” che si portò al numero 1 con 27,5 milioni di dollari e un incremento di oltre 10 milioni. “Miracolo nella 34ª Strada” passò dai 2,8 milioni del weekend di apertura ai 5,2 milioni del secondo weekend, scendendo dall’ottavo al decimo posto. Nel periodo di permanenza nelle sale raccolse appena 17,3 milioni di dollari negli Stati Uniti e un totale di 46,3 milioni a livello internazionale.

Proprio i soldi sono la causa scatenante che nel film, sceneggiato e prodotto da John Hughes, porta Babbo Natale sotto processo. Kris Kringle (interpretato da Richard Attenborough) è un anziano e simpatico signore dalla barba bianca, assunto dai grandi magazzini Cole’s di New York (Macy’s non concesse l’utilizzo del proprio nome) per impersonare Santa Claus. Il vecchietto afferma di essere l’autentico Babbo Natale e alla maggior parte di chi lo incontra, ai bambini in particolare, viene difficile non credergli. Il boom di vendite di Cole’s dovuto alla presenza di Kris Kringle mette a serio rischio gli incassi di un grande magazzino rivale, che trova il modo di farlo rinchiudere in una clinica psichiatrica e di portarlo in tribunale per chiederne l’internamento a vita. A credere più di tutti nell’attendibilità del presunto Babbo Natale è Susan, 6 anni, figlia della direttrice marketing di Cole’s.

Rispetto a “Il miracolo della 34ª Strada” del 1947 (in originale il titolo è per entrambi “Miracle on 34th Street”), “Miracolo nella 34ª Strada” è stato attualizzato ai giorni nostri, o meglio a quelli che erano i giorni nostri di quasi trent’anni fa. La mamma di Susan è una donna in carriera e divorziata, il caso Kringle è rilanciato dai media e assume una rilevanza nazionale, i network televisivi ne cavalcano l’onda, si formano comitati cittadini di sostegno.

La sentenza scagionerà Kris Kringle da ogni accusa. Ancora una volta sono i soldi a entrare in ballo, nello specifico una banconota da un dollaro. È la piccola Susan a consegnarla nelle mani del giudice, il quale, dopo aver notato la scritta “In God we trust” (“In Dio noi confidiamo”), emette il suo verdetto. Se il governo degli Stati Uniti può dare corso legale a una banconota che reca quell’affermazione di fede certa, senza verificarne l’esattezza, perché il suo compito è solo quello di eseguire e ratificare il mandato popolare, allora nulla vieta di affermare la piena esistenza di Babbo Natale nella persona di Kris Kringle, se questo è ciò che crede il popolo dello Stato di New York.

Al lieto fine per le sorti dell’affabile vecchietto, tornato a godere della propria libertà, segue un mieloso finale che coinvolge gli altri protagonisti, la mamma della bambina e l’avvocato di Babbo Natale, in un’escalation di sentimentalismo e sguardi languidi che ha decretato la fortuna televisiva del film fin dal prima messa in onda italiana, tanto da trasformarlo nel tempo in un classico della programmazione natalizia.

Miracolo nella 34ª Strada – Passaggi e ascolti tv

  • 25 dicembre 2005 Canale5 4.788.000 24,43%
  • 17 dicembre 2006 Canale5 4.174.000 19,55%
  • 8 dicembre 2007 Italia1 3.060.000 13,38%
  • 27 dicembre 2008 Italia1 2.784.000 11,95%
  • 24 dicembre 2009 Canale5 2.732.000 15,22%
  • 9 dicembre 2011 Italia1 2.600.000 9,85%
  • 17 dicembre 2012 Canale5 3.249.000 11,55%
  • 22 dicembre 2013 Italia1 2.705.000 11,12%
  • 23 dicembre 2014 Canale5 3.880.000 17,10%
  • 25 dicembre 2015 Canale5 2.653.000 12,92%
  • 22 dicembre 2016 Nove 401.000 1,60%
  • 27 dicembre 2017 Canale5 3.021.000 12,48%
  • 25 dicembre 2018 Canale5 2.091.000 10,93%
  • 22 dicembre 2019 Canale5 2.132.000 9,74%
  • 10 gennaio 2020 La5 378.000 1,70%
  • 31 gennaio 2021 La5 337.000 1,30%
  • 25 dicembre 2021 Canale5 1.412.000 10,20%
  • 3 gennaio 2022 La5 290.00 1,30%
  • 15 febbraio 2022 27 203.000 0,85%
  • 25 dicembre 2022 1.107.000 7,18%

Fonti consultate: IMDb, la Repubblica, Box Office Mojo, Tampa Bay Times, l’Occidentale, Antonio Genna Blog.

Immagine: © 20th Century Studios.

© Riproduzione riservata

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2 commenti su “Miracolo nella 34ª Strada, una questione di soldi e fede

  1. È un film bellissimo di cui ho entrambe le versioni e che guardo ogni Natale. La versione del ‘94, nel corso degli anni, l’ho proposta anche agli alunni (scuola primaria) delle classi in cui ho lavorato ed è sempre stata apprezzata.

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