Ogni anno con l’approssimarsi delle feste torna puntuale a farci compagnia in televisione “Mamma, ho perso l’aereo”, celebre cult movie natalizio del 1990 scritto e prodotto da John Hughes e diretto da Chris Columbus. Diventato fin da subito un classico della commedia per famiglie, ancora oggi continua a divertire il pubblico, grazie a gag che risultano sempre esilaranti e a un protagonista dalla simpatia irresistibile. Il film sa anche creare l’atmosfera perfetta per il periodo di Natale, sia per l’ambientazione in un tipico quartiere residenziale americano con le case illuminate a festa sia per la coinvolgente colonna sonora, che unisce famose canzoni natalizie a musiche originali composte dal grande maestro John Williams.
Tutte le volte che la pellicola viene riproposta in tv (di solito a trasmetterla è Italia1), la risposta del pubblico di varie generazioni è sempre calorosa. Immancabile scatta la visione collettiva su Twitter, con valanghe di commenti in tempo reale, nonostante siano trascorsi diversi decenni dalla sua prima messa in onda televisiva. Era, infatti, l’11 ottobre del 1993 quando “Mamma, ho perso l’aereo” debuttava sul piccolo schermo, tenendo incollata a Canale5 una platea di oltre 13 milioni di telespettatori e diventando il film più visto di sempre sulle reti Fininvest.
La trama è arcinota a tutti. Il protagonista, interpretato da Macaulay Culkin, è Kevin McCallister, un bambino di otto anni che per sbaglio viene lasciato a casa da solo (di qui il titolo originale “Home alone”), quando la sua famiglia si sposta da Chicago a Parigi per le vacanze di Natale. Dopo l’iniziale entusiasmo per la nuova vita, il piccolo finirà per cadere in balia della solitudine e della malinconia, e poi anche della paura, quando una coppia di ladri, a dire il vero piuttosto maldestra, cercherà di introdursi in casa per svaligiarla. Ma Kevin saprà reagire con coraggio, escogitando gli stratagemmi più incredibili per tenere lontani dalla propria abitazione i due malintenzionati.
Il film uscì negli Stati Uniti il 16 novembre 1990, mentre in Italia arrivò il 18 gennaio 1991. Solamente nel primo week-end di programmazione incassò ai botteghini americani 17 milioni di dollari. Il successo fu così grande, che rimase nelle sale ben oltre la fine del periodo natalizio, stazionando al numero uno della classifica per dodici settimane consecutive. In un solo mese e mezzo ottenne il maggiore incasso di tutto il 1990, davanti a blockbuster come “Ghost”, “Balla coi lupi” e “Pretty Woman”, e rimase tra i primi dieci film più visti fino al 26 aprile 1991. Quando fu ritirato dalle sale, aveva guadagnato 286 milioni di dollari, il terzo incasso di tutti i tempi negli Stati Uniti fino a quel momento. Nel mondo, invece, raccolse oltre 477 milioni di dollari, a fronte dei soli 18 milioni spesi in fase di produzione. Anche in Italia l’accoglienza del pubblico fu eccezionale, con un incasso totale che superò i 14 miliardi di lire.
Sebbene sia ambientato a Chicago, in Illinois, il film in buona parte fu girato nel vicino villaggio di Winnetka, dove si trova anche quella che nella finzione è la casa della famiglia McCallister, una villa unifamiliare a tre piani costruita nel 1920. Qui John Huges aveva già ambientato svariate scene di altri film da lui diretti. In “Mamma, ho perso l’aereo” appaiono la cucina, la scala principale, il pianerottolo al primo piano, la soffitta e il seminterrato. La sala da pranzo e le altre stanze al piano terra furono ricostruite sul set, per permettere alla troupe di muoversi con più comodità. Nel 2012 la villa è stata ceduta all’asta dai proprietari per 1,59 milioni di dollari.
Grazie al successo di “Mamma, ho perso l’aereo”, Chris Columbus, che fino a quel momento era noto soprattutto per aver firmato la sceneggiatura di pellicole come “Gremlins”, “I Goonies” e “Piramide di paura”, si consacrò anche come regista, potendo dirigere negli anni successivi i film “Mrs. Doubtfire” e “L’uomo bicentenario” con Robin Williams e i primi due capitoli della saga di Harry Potter.
A volerlo dietro la macchina da presa era stato lo sceneggiatore John Hughes, a sua volta largamente apprezzato nel corso degli anni Ottanta come regista di commedie adolescenziali e per famiglie, tra cui “Un compleanno da ricordare”, “Breakfast Club”, “La donna esplosiva”, “Un biglietto in due” e “Io e zio Buck”. In quest’ultimo film accanto a John Candy recitava lo stesso Macaulay Culkin e, quando si trattò di scegliere a chi affidare il ruolo da protagonista di “Mamma, ho perso l’aereo”, fu naturale per Hughes suggerire a Columbus il nome del piccolo talento biondo.
Immagine: © 20th Century Studios.
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