L’albero di Natale più grande del mondo è a Gubbio

Gubbio albero di Natale

Dal 1981 l’imponente opera luminosa viene realizzata da un gruppo di volontari sulle pendici del Monte Ingino, alle spalle della città umbra

Tempo di lettura: 2 minuti

Gubbio è famosa in Italia e nel mondo non solo per essere un centro medievale intatto e di enorme fascino, ma anche per l’albero luminoso che, durante il periodo natalizio, si staglia sulle pendici del Monte Ingino, dominante alle spalle della città. La spettacolare opera viene realizzata da un gruppo di volontari che ogni anno si prodigano nel disporre con perizia, sull’impervio versante meridionale della montagna, centinaia di luci collegate da chilometri di cavi elettrici, a disegnare la figura di un immenso albero di Natale. L’effetto che si può godere dalla valle è incredibile, accresciuto ancor di più dalla imponente cometa luminosa posta in cima alla montagna, proprio vicino alla Basilica di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio.

Alto 750 metri, con una base di 450 metri, l’albero di Gubbio è stato riconosciuto nel 1991 dal Guinness dei primati come l’albero di Natale più grande del mondo. Già dal mese di settembre prendono il via i lavori per la realizzazione della sagoma luminosa da parte degli “alberaioli”, come vengono definiti i volontari del comitato “Albero di Natale più grande del mondo”. Questi sono spinti unicamente dalla voglia di regalare a tutti, abitanti di Gubbio e turisti, un incantesimo che si ripete di anno in anno, raccogliendo l’eredità e mantenendo la promessa di chi nel 1981 ebbe la straordinaria intuizione di illuminare il Natale di Gubbio.

L’albero è una realizzazione complessa che richiede notevoli risorse, capacità organizzative, collaborazione, forte spirito di squadra. Circa 200 luci formano la stella cometa, oltre 300 concorrono a disegnare la sagoma dell’albero e altrettante luci multicolori sono presenti all’interno della figura, per un totale di circa 800 luci. Non meno impegnativo è il lavoro necessario per smontare, dopo il 6 gennaio, tutti i punti luce e la ragnatela di cavi che li unisce.

La sera del 7 dicembre, vigilia del giorno dell’Immacolata, in piazza 40 Martiri si svolge la cerimonia di accensione delle luci dell’albero. Alla manifestazione partecipano sbandieratori, musici e figuranti del corteo storico di Gubbio. Ad accendere l’albero viene chiamato un personaggio del mondo delle istituzioni, della cultura, della scienza, del volontariato. Nel corso degli anni hanno dato il via all’accensione il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia Pier Giuseppe Pelicci, l’astronauta Paolo Nespoli direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i due pontefici Benedetto XVI e Francesco, i rappresentanti delle organizzazioni Save the Children, Medici Senza Frontiere, Caritas Italiana, Telethon, i piloti delle Frecce Tricolori.

Per finanziare l’albero, dal 2015 viene promossa la campagna “Adotta una luce”, che permette a chiunque, attraverso il sito ufficiale, di scegliere e acquistare al costo simbolico di 10 euro una delle luci che formano l’albero, che verrà identificata per l’edizione in corso con una dedica scelta dal sostenitore. L’albero di Gubbio è anche green, poiché si illumina grazie all’energia pulita. È dotato, infatti, di un proprio impianto fotovoltaico, installato sulla copertura della sede del comitato organizzatore, che durante l’anno riesce a generare una quantità di energia elettrica in grado di coprire buona parte del fabbisogno per il periodo di accensione.

L’albero di Natale più grande del mondo non lascia mai indifferenti. Riesce a emozionare e a far riemergere sensazioni a volte annebbiate dalla quotidianità, come lo stupore, la meraviglia, l’entusiasmo, che spingono a stare insieme con maggiore comprensione, tolleranza, fratellanza. Ecco perché l’albero di Gubbio è diventato nel tempo simbolo di pace, condivisione e accoglienza.

Foto: © Regione Umbria.

© Riproduzione riservata

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